Biografia

Luca Vernizzi nasce a S. Margherita Ligure nel 1941, figlio d’arte. Dal 1960 firma solo con il nome, accompagnato dalla data dell’opera. Il padre aveva fatto parte dello storico gruppo dei Chiaristi e la madre era un’eccellente disegnatrice. Compie studi classici e artistici.
Dopo quattro anni di critica d’arte al Corriere della Sera in collaborazione con Leonardo Borgese, nel 1968 esordisce, presentato da Emilio Radius che ne è lo scopritore, con una mostra alla Galleria Pagani di via Brera a Milano. A seguito di questo suo esordio sarà definito “il pittore dei giovani”, poiché in tutta l’opera che produce in questo periodo iniziale (dipinti, disegni, incisioni, sculture) ricorrono gruppi di ragazzi e di ragazze uniti nell’affrontare gli entusiasmi e le problematiche della loro età, sovente rappresentati su tele, tavole o carte di consistenti dimensioni.

All’interno dei temi specifici è sempre stata dominante nella sua poetica una ricerca approfondita sul ritratto, che ha portato a una visione rinnovata della ritrattistica. A questo peculiare aspetto della sua produzione affianca un’indagine, che si potrebbe definire di impronta metafisica, sugli oggetti comuni della nostra vita.

Negli anni gli vengono allestite esposizioni in Gallerie private e pubbliche in Italia e nel mondo. La prima di queste al Museo d’Arte Moderna di Saarbrucken nel 1975, anno in cui inizia l’attività di docente all’Accademia di Brera, che si protrae fino al 2013. Successivamente, nel 1979, il Comune di Milano patrocina nelle sale dell’Arengario, oggi Museo del Novecento, l’esposizione della sua grande opera (cm 335 x 948) La vita dell’uomo. Nel 1980 gli viene allestita una mostra alla Galleria Comanducci di Milano, con introduzione di Riccardo Bacchelli. L’anno successivo, sempre a Milano, un suo florilegio di ritratti a personalità di grande rilievo viene presentato alla Galleria Cortina con testi introduttivi di Riccardo Bacchelli, Ruggero Orlando e Alberto Bevilacqua. Fra i tanti effigiati si ricordano Giorgio Armani, Michele Alboreto, Riccardo Bacchelli, Pietro Barilla, Alberto Bevilacqua, Enzo Biagi, Valentino Bompiani, Dino Buzzati, Emerson Fittipaldi, Alberto Lattuada, Mino Maccari, Giulietta Masina, Eugenio Montale, Ruggero Orlando, Edilio Rusconi, Luciana Savignano, Giulietta Simionato, Mario Tobino, Umberto Veronesi.

Nel 1988 entra a far parte degli artisti della Compagnia del Disegno di Milano dove, nel 1992, Giovanni Testori scrive il testo introduttivo per una sua personale. Del 1995 è una mostra alla Galleria Nazionale Ataturk ad Ankara e, nel 1996, agli Archivi Imperiali della Città Proibita di Pechino, con patrocinio del Ministero della Cultura. Sempre nel 1996 la Compagnia del Disegno pubblica La realtà immaginata, ampia monografia della sua opera, con testi critici di Enzo Fabiani e Rossana Bossaglia. Nel 2004 l’Ambasciata d’Italia gli promuove l’esposizione di tre grandi dipinti al Centro Culturale Borges di Buenos Aires.

Nel 2011 vince il Concorso per l’installazione a Roma di un monumento in onore del Pontefice Giovanni Paolo II al Santuario del Divino Amore, a cura di Alfredo Paglione; testo, in pubblicazione correlata, di Elena Pontiggia. Nello stesso anno è invitato alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, dove espone il pannello Ieri sera Caravaggio. Nel 2015 Vittorio Sgarbi lo invita all’esposizione EXPOARTE. Nel 2016, alla Triennale di Milano, gli viene allestita una mostra personale di 12 grandi dipinti, e relativi studi preparatori, dal titolo “L’inerenza e l’altrove”, con testi introduttivi di Sandro Mancini, Elena Pontiggia ed Elisabetta Sgarbi. Nel 2018, nell’ambito della Milanesiana, Elisabetta Sgarbi lo invita e tenere, presso il Museo Civico di Bormio, una rassegna di sue opere intitolata “Il ritratto, il volto, l’identità”. Nello stesso anno tiene una mostra al Megastore Mondadori di Milano, curata da Angelo Crespi, con titolo “Kultur no-selfie” dove, quale rassegna di personalità della cultura italiana, presenta i ritratti di Mario Resca, Angelo Crespi, Luigi Mascheroni, Elisabetta Sgarbi, Andrea Kerbaker, Massimo Picozzi, Alessandra Klimciuk, Giampiero Neri (Pontiggia), Silvia Basta, Edoardo Sylos Labini.

Nel 2022 l’APE PARMA MUSEO allestisce l’ampia rassegna “IO-TU-IO. Renato Vernizzi e Luca Vernizzi. Un secolo di ritratti”.
Nel 2025 in concomitanza con la presentazione presso l’APE Parma Museo del volume “Luca Vernizzi, Ritratti di cose, di oggetti, di persone”, viene allestita dal museo stesso una mostra delle 20 opere donate dall’artista.

Nel percorso della sua attività artistica ha pubblicato quattro volumi.
1985-L’ombra della finestra. Liriche con testo introduttivo di Mario Tobino. Ed. Auriga, Milano.
1990-Decorativismo e Arte. Collana di Studi filosofici. Ed. Argalia, Urbino.
2013-Come una tovaglia d’oro. Liriche con introduzione di Gianmarco Gaspari e testo tradotto in tedesco a fronte da Karl Lubomirski. Ed. Weger, Bressanone.
2015-Negli occhi e nella mente. Sessantuno racconti autobiografici corredati ciascuno da un’illustrazione autografa e con prefazione di Sandro Mancini. Ed. Amazon, e-book.

Ha collaborato con case editrici per illustrazioni e realizzato copertine per diversi autori, tra i quali Alberto Bevilacqua per La Califfa (Mondadori), Cinzia Pierangelini per ‘A jatta (JBM), Angelo Gaccione per Poeti per Milano (viennepierre), Sergio Saviane per El còce (Marsilio).

Vive e lavora a Milano